A Firenze nel 26
domenica 22 agosto 2010
La verità su abbonamenti e tdt
A un giorno dalla fine della campagna abbonamenti, i dati sono allarmanti: sarebbero infatti soltanto 13mila gli abbonamenti sottoscritti.
Dato apparentemente inspiegabile, a detta dei soliti media nostrani, se si considera che le tessere del tifoso fatte sono quasi il doppio.
Beh, cari miei "giornalisti" (molto fra virgolette), basterebbe indagare un attimo sui metodi con i quali la banca rilascia la suddetta tdt.
Persone che non hanno mai messo piede in uno stadio, si ritrovano titolari di una carta di credito ricaricabile, gratuita e utilizzabile "per fare acquisti su intetnet e giocare online".
La tdt (strumento a detta del ministro maroni riservato ai tifosi per favorirli), viene proposta indiscriminatamente a tutti i correntisti: uomini, donne, anziani.
A tutti viene proposta una carta ricaricabile gratuita, che promette vantaggi nel rapporto con la banca stessa.
In tre volte che mi è stata proposta (avendo sfortunatamente il c/c in quella banca), la parola CALCIO non è mai stata pronunciata dall'addetto allo sportello.
Ma, ovviamente, nessuno dei nostri beneamati giornalai fiorentini ne parla di questo.....
giovedì 19 agosto 2010
TdT e stampa fiorentina.
in seguito al silenzio con il quale i media fiorentini hanno accolto l'ennesima protesta contro la tessera del tifoso, sia a Valencia che con striscioni appesi al Franchi.
I giornalisti fiorentini stanno sistematicamente boicottando la diffusione di notizie inerenti le iniziative contro la tessera nel capoluogo toscano. A domanda precisa hanno risposto che lo fanno perché "NON VOGLIONO SCHIERARSI!!!!(sic!)".
Cosa significa non vogliono schierarsi ci chiediamo? Diffondere in maniera oggettiva delle notizie di interesse collettivo su iniziative pacifiche e circostanziate significa schierarsi? Svolgere a pieno il proprio ruolo di comunicazione libera ed indipendente e non genuflessa alla captatio benevolentia dei signorotti di turno (e il riferimento ai democratici Della Valle è puramente voluto, ndr) significa schierarsi?
Omettere che c'è una vertiginosa flessione negli abbonamenti a Firenze, oltre che per la patetica campagna acquisti anche per una soverchiante dissidenza nei confronti della Tessera, è schierarsi?
Allora dovremmo rivedere dalle radici il concetto di libertà di stampa che per taluni diviene unilaterale e sussidiaria agli interessi dei potenti ed invece latitante alla divulgazioni di legittime battaglie, anche sociali e civiche, come questa in atto. Consapevoli che questo è malcostume diffuso in tutto il Belpaese, esortiamo tutte le tifoserie ed individualità a segnalarci laddove la corretta informazione latita e non attende altro che interessarsi degli ultras alla prossima scaramuccia o incidente da dare in pasto al popolo bue.
Il calcio è un divertimento? Si...per gli altri!
Il calcio è un divertimento. La scritta che anche ieri sera campeggiava sulle maglie della Fiorentina.
A chi in società ha ideato questo scempio, dev'essere sfuggito il fatto che a veder giocare i viola, ci si rompe parecchio le palle da almeno 7/8 mesi a questa parte.
D'accordo che le amichevoli estive lasciano il tempo che trovano, ma apparte le goleade contro formazioni di dilettanti appena siamo stati chiamati ad impegni più seri, abbiamo mostrato una pochezza disarmante.
Passi per il Tottenham più avanti di noi di preparazione. Ma il Valencia di ieri sera (che inizia il campionato insieme a noi), ci ha surclassato sotto ogni aspetto.
Il calciomercato, gestito in maniera assurda dal beneamato DS viola, ha lasciato la squadra con i difetti che si trascina dietro da anni ormai.
Siamo intervenuti sull'unico ruolo in cui eravamo più che coperti, quello del portiere, rischiando di creare un dualismo deleterio nello spogliatoio, evitando accuratamente di andare a coprire i difetti passati.
Unica squadra al mondo ad avere due portieri titolari ed un solo centravanti (escludendo il giovanissimo Babacar). Il pensiero di vedere titolari come terzini Pasqual e Comotto mette i brividi. Al centro della difesa abbiamo gli stessi uomini che tanti disastri hanno fatto in passato.
Possibile che non ci sia al mondo uno meglio di Felipe? D'accordo, è solo calcio d'estate. Ma se il buongiorno si vede dal mattino....
La sintesi della partita di ieri sera, Valencia - Fiorentina 2-0
A chi in società ha ideato questo scempio, dev'essere sfuggito il fatto che a veder giocare i viola, ci si rompe parecchio le palle da almeno 7/8 mesi a questa parte.
D'accordo che le amichevoli estive lasciano il tempo che trovano, ma apparte le goleade contro formazioni di dilettanti appena siamo stati chiamati ad impegni più seri, abbiamo mostrato una pochezza disarmante.
Passi per il Tottenham più avanti di noi di preparazione. Ma il Valencia di ieri sera (che inizia il campionato insieme a noi), ci ha surclassato sotto ogni aspetto.
Il calciomercato, gestito in maniera assurda dal beneamato DS viola, ha lasciato la squadra con i difetti che si trascina dietro da anni ormai.
Siamo intervenuti sull'unico ruolo in cui eravamo più che coperti, quello del portiere, rischiando di creare un dualismo deleterio nello spogliatoio, evitando accuratamente di andare a coprire i difetti passati.
Unica squadra al mondo ad avere due portieri titolari ed un solo centravanti (escludendo il giovanissimo Babacar). Il pensiero di vedere titolari come terzini Pasqual e Comotto mette i brividi. Al centro della difesa abbiamo gli stessi uomini che tanti disastri hanno fatto in passato.
Possibile che non ci sia al mondo uno meglio di Felipe? D'accordo, è solo calcio d'estate. Ma se il buongiorno si vede dal mattino....
La sintesi della partita di ieri sera, Valencia - Fiorentina 2-0
mercoledì 18 agosto 2010
NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO!
La protesta contro l'assurdità della Tessera del tifoso non va in vacanza.... In questi scatti, la Firenze non allineata manifesta la propria idea. Anche ad agosto!
Concerto Statuo, Fortezza da basso.
Tottenham - Fiorentina, amichevole a Londra.
Fiorentina - Lucchese, amichevole a San Piero a Sieve.
Concerto Statuo, Fortezza da basso.
Tottenham - Fiorentina, amichevole a Londra.
Fiorentina - Lucchese, amichevole a San Piero a Sieve.
I gruppi che hanno fatto la storia della Fiesole: gli Alcool Campi.
Iniziamo da oggi una rubrica dedicata a quei gruppi che hanno fatto la storia della nostra Curva Fiesole.
Per primi, ci occuperemo degli Alcool Campi, con un pezzo tratto dal libro "Dalla Fiesole con tutto il cuore i tuoi ultras....."
"[..] ...tra cui l’Alcool Campi, nato nell’estate dell’86 e composto da ragazzi residenti a Campi Bisenzio. Ci sono anche qui alcuni elementi di spicco dei vecchi Ultras.[..] L’Alcool ha il merito di sostenere la crescita del Collettivo intravedendo la giusta mentalità per affrontare le problematiche della curva. Per loro questa sinergia rappresenta un importante punto d’appoggio, soprattutto per le trasferte. Infatti il gruppo non è numerosissimo, ma decisamente compatto: rappresenta l’ala più dura della Fiesole.
L’Alcool Campi non è interessato ad assumere un ruolo di primo piano e, cosi come è spontanea la sua unione con il Collettivo, nello stesso modo è automatica la scelta dello stesso CAV (è la sigla del Collettivo Autonomo Viola) come gruppo-guida.[..]
La presentazione del club avviene in occasione della prima trasferta, nel settembre ’86 a Brescia. I tifosi raggiungono la città lombarda in pullman, con un viaggio da loro organizzato, portandosi dietro il proprio striscione. Fin dai primi chilometri diventano chiare le idee e la composizione del club: sul pullman, per esempio, anziché 53 persone, secondo la capienza del mezzo, ce ne sono 70 e durante il viaggio vengono svuotate lattine di birra e una damigiana di vino.
Un altro episodio riguarda la mancanza di voglia di cantare da parte di un buon numero di coloro che in curva erano posizionati sotto l’Alcool Campi. In una domenica di particolare allegria, "Pizza" e compagni per invogliare i "recalcitranti" a cantare, trovano un sistema sicuramente efficace: orinano addosso a loro.
L’Alcool Campi con il tempo diventa uno dei club più... "particolari". Uno dei suoi esponenti più rappresentativi, "Pizza", si rende protagonista di un gesto provocatorio: voltando le spalle al campo di gioco si cala i pantaloni mostrando le natiche. Marco, uno dei fondatori dei vecchi Ultras, rappresenta il club nei rapporti con la curva, è uno dei fondatori degli Ultras ed ha un notevole carisma. In giro per l’Italia si parla di questo club, sui giornali specializzati viene dato ampio spazio all’Alcool Campi come nuovo gruppo emergente.
Col passare del tempo il gruppo acquisisce un’importanza sempre maggiore, anche se l’entusiasmo e i buoni propositi iniziali vengono contrastati dai problemi personali dei singoli iscritti, invischiati in guai giudiziari e di droga che alla lunga lasceranno segni indelebili sul club.
Il suo striscione all’inizio non viene collocato al centro della curva, ma spostato verso la tribuna, appeso sopra l’ultima balaustra. Poi, nell’86, per ribellarsi nei confronti del club dei Giovani della Fiesole, che l’Alcool non ritiene all’altezza di guidare la curva, decide di togliere lo striscione dei Giovani sostituendolo con il suo. Le ripercussioni non si fanno attendere e la domenica successiva scoppia una rissa in curva. Lo striscione dell’Alcool Campi rimane comunque in mezzo alla Fiesole solo per un paio di domeniche. Il posto viene lasciato al Collettivo, un gruppo che sta diventando sempre più importante e che occupa tutta la balaustra centrale. L’Alcool Campi riesce velocemente a meritarsi il rispetto di tutti. I tifosi di questo club arrivano allo stadio cinque minuti prima della partita e tutti gli altri sostenitori gigliati lasciano libero il loro posto al centro. Tutti sanno che quella è la postazione dell’Alcool Campi. Oggi invece i ragazzi che iniziano a frequentare la Fiesole non hanno questa forma di rispetto.
Nel maggio dell’89 viene organizzata l’unica cena del club, alla quale partecipa tutta la squadra. C’è molta euforia e in fretta gli animi si rallegrano. Finisce con Baggio che balla la tarantella sui tavoli e Dunga che si fa fotografare in atteggiamenti disinvolti. Mai come in quel periodo il legame tra squadra e tifosi è stato cosi forte, questo clima finirà dopo la vicenda-Baggio.
Con il passare degli anni, la comunità degli ex tossicodipendenti porta via vari esponenti del club e la situazione economica si fa sempre più precaria, tanto che "Pizza", nel ristorante di suo padre, ridipinge insieme a "Bambolo" il vecchio striscione: non ci sono soldi per acquistarne uno nuovo. Per lo stesso motivo, l’Alcool Campi è costretto ad affidarsi ai Fedelissimi che accompagnano "Pitone" e "Pizza" in una fabbrica, aiutandoli a realizzare le ultime magliette col simbolo della bottiglia. Proprio nel momento in cui si pensa al rilancio del club, l’Alcool Campi è costretto a sciogliersi: l’episodio che determina la scomparsa di questo club è il lancio di una bomba molotov al treno che trasporta i tifosi bolognesi a Firenze. In questa vicenda viene coinvolto "Pitone", uno dei leader del club. Durante il processo comunque Domenico si assume le proprie responsabilità ammettendo le sue colpe. [..]"
Per primi, ci occuperemo degli Alcool Campi, con un pezzo tratto dal libro "Dalla Fiesole con tutto il cuore i tuoi ultras....."
"[..] ...tra cui l’Alcool Campi, nato nell’estate dell’86 e composto da ragazzi residenti a Campi Bisenzio. Ci sono anche qui alcuni elementi di spicco dei vecchi Ultras.[..] L’Alcool ha il merito di sostenere la crescita del Collettivo intravedendo la giusta mentalità per affrontare le problematiche della curva. Per loro questa sinergia rappresenta un importante punto d’appoggio, soprattutto per le trasferte. Infatti il gruppo non è numerosissimo, ma decisamente compatto: rappresenta l’ala più dura della Fiesole.
L’Alcool Campi non è interessato ad assumere un ruolo di primo piano e, cosi come è spontanea la sua unione con il Collettivo, nello stesso modo è automatica la scelta dello stesso CAV (è la sigla del Collettivo Autonomo Viola) come gruppo-guida.[..]
La presentazione del club avviene in occasione della prima trasferta, nel settembre ’86 a Brescia. I tifosi raggiungono la città lombarda in pullman, con un viaggio da loro organizzato, portandosi dietro il proprio striscione. Fin dai primi chilometri diventano chiare le idee e la composizione del club: sul pullman, per esempio, anziché 53 persone, secondo la capienza del mezzo, ce ne sono 70 e durante il viaggio vengono svuotate lattine di birra e una damigiana di vino.
Un altro episodio riguarda la mancanza di voglia di cantare da parte di un buon numero di coloro che in curva erano posizionati sotto l’Alcool Campi. In una domenica di particolare allegria, "Pizza" e compagni per invogliare i "recalcitranti" a cantare, trovano un sistema sicuramente efficace: orinano addosso a loro.
L’Alcool Campi con il tempo diventa uno dei club più... "particolari". Uno dei suoi esponenti più rappresentativi, "Pizza", si rende protagonista di un gesto provocatorio: voltando le spalle al campo di gioco si cala i pantaloni mostrando le natiche. Marco, uno dei fondatori dei vecchi Ultras, rappresenta il club nei rapporti con la curva, è uno dei fondatori degli Ultras ed ha un notevole carisma. In giro per l’Italia si parla di questo club, sui giornali specializzati viene dato ampio spazio all’Alcool Campi come nuovo gruppo emergente.
Col passare del tempo il gruppo acquisisce un’importanza sempre maggiore, anche se l’entusiasmo e i buoni propositi iniziali vengono contrastati dai problemi personali dei singoli iscritti, invischiati in guai giudiziari e di droga che alla lunga lasceranno segni indelebili sul club.
Il suo striscione all’inizio non viene collocato al centro della curva, ma spostato verso la tribuna, appeso sopra l’ultima balaustra. Poi, nell’86, per ribellarsi nei confronti del club dei Giovani della Fiesole, che l’Alcool non ritiene all’altezza di guidare la curva, decide di togliere lo striscione dei Giovani sostituendolo con il suo. Le ripercussioni non si fanno attendere e la domenica successiva scoppia una rissa in curva. Lo striscione dell’Alcool Campi rimane comunque in mezzo alla Fiesole solo per un paio di domeniche. Il posto viene lasciato al Collettivo, un gruppo che sta diventando sempre più importante e che occupa tutta la balaustra centrale. L’Alcool Campi riesce velocemente a meritarsi il rispetto di tutti. I tifosi di questo club arrivano allo stadio cinque minuti prima della partita e tutti gli altri sostenitori gigliati lasciano libero il loro posto al centro. Tutti sanno che quella è la postazione dell’Alcool Campi. Oggi invece i ragazzi che iniziano a frequentare la Fiesole non hanno questa forma di rispetto.
Nel maggio dell’89 viene organizzata l’unica cena del club, alla quale partecipa tutta la squadra. C’è molta euforia e in fretta gli animi si rallegrano. Finisce con Baggio che balla la tarantella sui tavoli e Dunga che si fa fotografare in atteggiamenti disinvolti. Mai come in quel periodo il legame tra squadra e tifosi è stato cosi forte, questo clima finirà dopo la vicenda-Baggio.
Con il passare degli anni, la comunità degli ex tossicodipendenti porta via vari esponenti del club e la situazione economica si fa sempre più precaria, tanto che "Pizza", nel ristorante di suo padre, ridipinge insieme a "Bambolo" il vecchio striscione: non ci sono soldi per acquistarne uno nuovo. Per lo stesso motivo, l’Alcool Campi è costretto ad affidarsi ai Fedelissimi che accompagnano "Pitone" e "Pizza" in una fabbrica, aiutandoli a realizzare le ultime magliette col simbolo della bottiglia. Proprio nel momento in cui si pensa al rilancio del club, l’Alcool Campi è costretto a sciogliersi: l’episodio che determina la scomparsa di questo club è il lancio di una bomba molotov al treno che trasporta i tifosi bolognesi a Firenze. In questa vicenda viene coinvolto "Pitone", uno dei leader del club. Durante il processo comunque Domenico si assume le proprie responsabilità ammettendo le sue colpe. [..]"
martedì 17 agosto 2010
Due parole su Pantaleo Corvino.
La probabile cessione di Bolatti al River Plate, mi porta nuovamente a pensare a quanta pochezza ci sia nelle campagne acquisti di Pantaleo Corvino. Tralasciando per un attimo le colpe dei Della Valle che non mettono mano al portafoglio, vorrei esaminare un attimo i "grandi colpi" del nostro DS.
Dato come grande scopritore di talenti, a Firenze non ha mai fatto vedere queste sue doti. Unici giovani dotati di classe fra quelli arrivati sono i due slavi Jovetic e Ljaic. Che però non ha scoperto lui, in quanto già sull'agenda di squadre come Manchester United e Real Madrid.
Fra i grandissimi fenomeni arrivati per fare della Fiorentina l'Arsenal italiano, come non ricordare Hable, Mazuch, Kerrison, Van der Borre, Da Costa? Tutti pagati fior di soldi, e presto caduti nel dimenticatoio e ceduti.
Devo ammettere di non avere particolarmente in simpatia Corvino, se non altro per quell'incomprensibile linguaggio che utilizza nelle interviste. Ma è innegabile che sia incredibilmente sopravvalutato come DS.
Facile, quando la proprietà "si fruga", portare giocatori come Mutu, Frey e Gilardino: un qualsiasi giocatore di fantacalcio sa che sono dei campioni. Ma da uno che considerato un grande scopritore di talenti, mi aspetto come minimo un Batistuta: un giovane preso a pochi soldi e poi diventato il miglior centravanti del mondo.
Caro Pantaleo, finchè continuerai a propinarci gente come Comotto, Felipe o Castillo per noi resterai un mediocre DS. Degno di una società mediocre come quella dei Della Valle.
Dato come grande scopritore di talenti, a Firenze non ha mai fatto vedere queste sue doti. Unici giovani dotati di classe fra quelli arrivati sono i due slavi Jovetic e Ljaic. Che però non ha scoperto lui, in quanto già sull'agenda di squadre come Manchester United e Real Madrid.
Fra i grandissimi fenomeni arrivati per fare della Fiorentina l'Arsenal italiano, come non ricordare Hable, Mazuch, Kerrison, Van der Borre, Da Costa? Tutti pagati fior di soldi, e presto caduti nel dimenticatoio e ceduti.
Devo ammettere di non avere particolarmente in simpatia Corvino, se non altro per quell'incomprensibile linguaggio che utilizza nelle interviste. Ma è innegabile che sia incredibilmente sopravvalutato come DS.
Facile, quando la proprietà "si fruga", portare giocatori come Mutu, Frey e Gilardino: un qualsiasi giocatore di fantacalcio sa che sono dei campioni. Ma da uno che considerato un grande scopritore di talenti, mi aspetto come minimo un Batistuta: un giovane preso a pochi soldi e poi diventato il miglior centravanti del mondo.
Caro Pantaleo, finchè continuerai a propinarci gente come Comotto, Felipe o Castillo per noi resterai un mediocre DS. Degno di una società mediocre come quella dei Della Valle.
lunedì 16 agosto 2010
Tessera Del Tifoso e opinione pubblica.
La domanda è sempre quella: "Come mai sei contro la tessera? Sicuramente sarai un teppista che ha qualcosa da nascondere".
Da sbattere la testa contro il muro, le seguenti (sempre le stesse) parole: "Tanto, con il cellulare, il bancomat, il telepass siamo tutti schedati lo stesso...".
Un confronto con questi personaggi è pressochè inutile.
Inutile provare a spiegare la natura meramente economica della TDT, spiegare i mostruosi guadagni per banche e società.
Non serve spiegare che, magari, bancomat cellulare e telepass aiutano a vivere meglio e comunque posso anche decidere di non averli...
Nessuno infatti mi obbliga ad avere un telepass per prendere l'autostrada. Non sono costretto ad usare un bancomat per fare acquisti.
E nemmeno mi obbligano ad avere la Fidaty Card se voglio andare a fare la spesa.
Invece, cari signori, se voglio abbonarmi allo stadio e seguire la mia squadra come faccio da 25 anni a questa parte, devo dare i miei dati (foto compresa) ad una banca che li girerà alla questura. Dopo il nulla osta delle FDO (sempre che non decidano che la mia faccia gli sta sulle palle e a me la tessera non la danno), posso finalmente sottoscrivere una carta di credito che mi permetterà di essere monitorato ovunque grazie al microchip RFID contenuto, che permetterà di tracciare il mio profilo di consumatore, e che permetterà alle banche di guadagnare ogni volta che decido di usarla.
Per questo, non riesco a spiegarmi come una persona dotata di un po' di buonsenso, decida di cedere a questo ricatto.
Se amate il calcio, se amate la Fiorentina, dovreste schierarvi dalla parte di chi protesta.
Perchè di questo passo, la fine di questo meraviglioso sport è davvero dietro l'angolo.....
Da sbattere la testa contro il muro, le seguenti (sempre le stesse) parole: "Tanto, con il cellulare, il bancomat, il telepass siamo tutti schedati lo stesso...".
Un confronto con questi personaggi è pressochè inutile.
Inutile provare a spiegare la natura meramente economica della TDT, spiegare i mostruosi guadagni per banche e società.
Non serve spiegare che, magari, bancomat cellulare e telepass aiutano a vivere meglio e comunque posso anche decidere di non averli...
Nessuno infatti mi obbliga ad avere un telepass per prendere l'autostrada. Non sono costretto ad usare un bancomat per fare acquisti.
E nemmeno mi obbligano ad avere la Fidaty Card se voglio andare a fare la spesa.
Invece, cari signori, se voglio abbonarmi allo stadio e seguire la mia squadra come faccio da 25 anni a questa parte, devo dare i miei dati (foto compresa) ad una banca che li girerà alla questura. Dopo il nulla osta delle FDO (sempre che non decidano che la mia faccia gli sta sulle palle e a me la tessera non la danno), posso finalmente sottoscrivere una carta di credito che mi permetterà di essere monitorato ovunque grazie al microchip RFID contenuto, che permetterà di tracciare il mio profilo di consumatore, e che permetterà alle banche di guadagnare ogni volta che decido di usarla.
Per questo, non riesco a spiegarmi come una persona dotata di un po' di buonsenso, decida di cedere a questo ricatto.
Se amate il calcio, se amate la Fiorentina, dovreste schierarvi dalla parte di chi protesta.
Perchè di questo passo, la fine di questo meraviglioso sport è davvero dietro l'angolo.....
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